Dunque mollate gli ormeggi mentali.. per il mare della conoscenza noi salpiamo, con umiltà e inesauribile curiosità ci destreggiamo nei suoi flutti burrascosi alla ricerca della tanto agognata terra delle "verità" celate: in molti la osteggiano, in pochi la cercano, ancora meno quelli che vi approdano. E tu che fai? Sali a bordo?

Hic sunt nobis

Hic sunt nobis

mercoledì 30 novembre 2016

Un mondo alimentato da energie rinnovabili è possibile: il prezzo reale dei combustibili fossili




Qual'è il prezzo reale dei combustibili fossili? Ogni anno muoiono 7 milioni di persone per malattie legate all'inquinamento, è più dei morti per incidenti di auto, suicidi, omicidi e guerre messi insieme e questa non è che la punta dell'iceberg.. credo che la cosa più importante sia capire che cosa comporta vivere in una società dipendente dai combustibili fossili, il problema è che per esempio parlando del settore petrolchimico, le sostanze chimiche prodotte, i derivati e i prodotti di scarto sono per lo più nocivi, tossici e cancerogeni e finiscono dappertutto, dall'aria che respiriamo, al cibo che mangiamo, ai medicinali, ai prodotti per l'igiene personale ai cosmetici.. con che effetti sulla nostra salute? che senso ha inquinare l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo e il cibo che mangiamo? Stanno facendo di tutto per farci rimanere ancorati a fonti di energia nate già morte, preistoriche, inquinanti e insostenibili, ma la gente si sta svegliando.. tutti abbiamo un parente, un amico, un compagno che purtroppo si è ammalato, ci siamo rotti i cosiddetti e tutto questo schifo non lo accetteremo più! Negli ultimi anni la tecnologia ci ha permesso di fare balzi da giganti in ogni campo, pensate solo ai computer, agli albori, negli anni 70 erano grandi come stanze intere, tanto che i famosi "bug" erano proprio degli insetti che fisicamente si intrufolavano lì dentro, e ora, al giorno d'oggi sono talmente miniaturizzati da poterli tenere nel palmo di una mano.. e le nostre fonti di energia invece? perchè sono rimaste invariate da più di 100 anni? Evidentemente ci sono dei forti interessi dietro che non ci permettono di evolverci in quella direzione. Durante questi anni se ne sono sentite di tutti i colori dalle auto ad acqua, ad aria, ad idrogeno, a oli vegetali e chi più ne ha più ne metta.. pensate solo che Nikola Tesla, l'uomo che inventò il XX secolo, a cui dobbiamo la corrente elettrica alternata, la scoperta delle onde radio, la bobina di tesla, trasmissione di energia elettrica senza fili e praticamente il nostro stato di avanzamento tecnologico attuale, aveva già inventato l'auto elettrica all'inizio del 900. Tesla aveva addirittura inventato un modo per estrarre energia elettrica dalla regione di Schumann (una zona che va dalla superficie della terra fino alla ionosfera) e la voleva donare a tutto il mondo, in forma gratuita: sarebbe bastato piantare un antenna sopra al tetto di casa e servirsene gratuitamente. Che tipo di società pensate sarebbe stata la nostra? niente più guerre per accaparrarsi le fonti di energia, con tutto quello che ne consegue. Perchè secondo voi non glielo hanno lasciato fare? Ecco altro esempio ora pensate alla canapa, potrebbe soppiantare in tutto e per tutto petrolio e derivati, carta da alberi, tessuti, medicinali e altri 5000 utilizzi, addirittura come combustibile: nel 1930 Henry ford inventò la ford t, un auto fatta interamente in plastica di canapa (10 volte più resistente dell'acciaio) che andava a etanolo di canapa, che ha un impatto presso che azzerato rispetto ai combustibili moderni. Oggi come oggi fortunatamente la situazione sta cambiando, ossia il mercato, noi, i consumatori, richiedono sempre più fonti di energia "alternative", pulite, alimenti naturali senza pesticidi, prodotti senza sostanze chimiche ecc ecc e i costi stessi delle fonti rinnovabili sono diventati inferiori alle loro controparti, senza contare i costi ambientali e sulla salute delle persone che non vengono mai messi in conto. Attualmente i combustibili fossili vengono tenuti in vita solo da sovvenzioni statali altrimenti saremmo già liberi da un pezzo dalla nostra schiavitù fossile. Pensiamo solo all'Uruguay, al Costarica, al Nicaragua, alla Danimarca e molte altre che hanno raggiunto l'indipendenza energetica o quasi solo grazie a fonti rinnovabili e sostenibili. Ci dicono che è impossibile ma questa è una cazzata bella e buona, basterebbe studiare a tavolino la situazione locale di ogni città o di ogni nazione e sfruttare le risorse che più si adattano alle caratteristiche del posto, attualmente di tecnologia ne esistono a bizzeffe e ogni giorno ne nascono di nuove come energia solare, eolica, idroelettrica, del moto ondoso, geotermica, di materiali piezoelettrici e via discorrendo. E' ora di liberarci di questi dinosauri e delle loro tecnologie preistoriche, obsolete prima che sia troppo tardi.. purtroppo i fossili non hanno compromesso solo la nostra salute ma anche e soprattutto quella del pianeta terra, conosciamo tutti il fenomeno del riscaldamento globale, i gas serra che stanno facendo alzare la temperatura del pianeta con effetti sconvolgenti sull'ecosistema e i suoi abitanti. Ricordiamoci che il petrolio è stato creato con migliaia di anni di pressione nel sottosuolo in cui madre natura ha stoccato la anidride carbonica, e noi che facciamo? lo tiriamo fuori e lo liberiamo nell'atmosfera.. E pensiamo che non abbia degli effetti negativi? geniale proprio.. come sempre, la razza umana autolesionista, masochista addirittura, facciamo harakiri sembra quasi per puro piacere, anzi come sempre solamente per il profitto. Potevo capire all'inizio del 900, c'era un livello di ignoranza tale che ancora non si pensava o non si voleva pensare agli effetti collaterali, alle conseguenze ma ai giorni nostri non ci sono più scuse. Non fossilizziamoci! come diciamo sempre: un altro mondo non è solo possibile ma è già alla nostra portata, basta volerlo! Che eredità stiamo lasciando ai nostri figli, alle generazioni future? Lo chiamiamo "progresso" ma a che prezzo? le nostre vite e tutte le altre forme di vita del pianeta..vogliamo diventare come venere con 500 gradi all'ombra? Abbandonare i combustibili fossili è l'unica possibilità che abbiamo per proteggere il pianeta e evolverci verso una società in armonia con madre natura, considerandola non più come una mera risorsa da sfruttare ma un bene comune da proteggere! Non fossilizziamoci, evolviamoci!












Le 10 peggiori sostanze tossiche dell'industria dei combustibili fossili


Bruciare fonti fossili di energia per produrre calore o elettricità non fa solo male al clima. Anche se non credete affatto alla correlazione tra CO2 e clima, infatti, dovreste stare molto attenti alla filiera del petrolio, gas e carbone che, dall'estrazione alla combustione, utilizza centinaia, se non migliaia, di sostanze chimiche pericolose per l'uomo e per l'ambiente. Ecco le 10 sostanze tossiche più pericolose prodotte dall'industria dei combustibili fossili:


1) Benzene

Viene usato come solvente per l'estrazione e la lavorazione del petrolio, del carbone e del metano e lo troviamo in moltissimi prodotti petrolchimici. E' un noto cancerogeno, causa leucemie, tumori al seno e al sistema urogenitale. Rallenta la produzione di globuli bianchi e rossi ed è sospettato di causare malformazioni agli spermatozooi negli uomini.
2) e 3) Diossido di zolfo e ossidi di azoto (SO2 e NOx)
SO2 e NOx sono prodotti in abbondanza dalla combustione del carbone nelle centrali elettriche e dalla lavorazione del petrolio nelle raffinerie. Oltre a causare problemi alle vie respiratorie hanno il vizio di essere spesso associati a numerosi tumori, malattie cardiopolmonari, attacchi di cuore.
4) Petroleum Coke (Pet coke)
Il pet coke, in buona sostanza, è lo scarto dello scarto dello scarto della lavorazione del petrolio e delle sabbie bituminose. E' un polverino che assomiglia al carbone e contiene decine di sostanze chimiche tossiche, metalli pesanti come il cromo e il vanadio, lo zolfo e il selenio.
5) Formaldeide
La formaldeide è un noto cancerogeno, causa soprattutto leucemia e raramente anche tumori nasofaringei. Causa anche allergie ed è genotossico. Secondo gli studi causa l'aumento degli aborti spontanei, delle malformazioni, scarso peso dei nascituri, infertilità. Come se non bastasse: alterazioni del DNA.
6) Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)
Gli IPA sono una intera classe di composti chimici dannosi, che hanno tutti più o meno gli stessi effetti sulla salute umana. Pessimi: sono cancerogeni, causano mutazioni geneticheproblemi prenatali. I nascituri le cui madri sono state esposte agli IPA soffrono spesso di asma, scarso peso alla nascita, malformazioni cardiache e danni genetici.
7) Mercurio
Il mercurio si trova soprattutto nelle emissioni delle centrali a carbone. Fa malissimo al sistema nervoso: danneggia il cervello ed è particolarmente pericoloso per le donne in gravidanza e i bambini. Anche in piccole dosi può alterare lo sviluppo dei bambini, che camminano e parlano più tardi e soffrono di difetti dell'attenzione e di problemi di apprendimento una volta a scuola. L'esposizione prenatale ad alte dosi di mercurio è molto più grave: causa causa paralisi, sordità, cecità. Negli adulti diminuisce la fertilità, la capacità naturale di regolare la pressione sanguigna e può causare perdita di memoria, tremori, difetti alla vista e insensibilità alle dita delle mani e dei piedi.

Continua a leggere l'articolo su GreenMe











(Rinnovabili.it) – I programmi di decarbonizzazione a livello mondiale procedono con cautela. Al di là delle belle parole e delle promesse ecologiste, nessuno dei grandi inquinatori scommetterebbe sulle rinnovabili per una veloce trasformazione del sistema elettrico. Il motivo? Paura di ipotecare la propria sicurezza energetica.
Ma per gli scienziati della Lappeenranta University of Technology (LUT) si tratterebbe di un falso mito: secondo i ricercatori finlandesi, le energie rinnovabili potrebbero soddisfare completamente il fabbisogno elettrico, entro il 2030, in tutte le regioni del mondo.

Per dimostrarlo hanno realizzato il global Internet of Energy Model, primo modello di simulazione per trovare la soluzione più economica per un sistema elettrico al 100% verde.

“Attraverso la simulazione, chiunque può esplorare che cosa significherebbe avere un sistema elettrico rinnovabile. È la prima volta in assoluto che gli scienziati sono riusciti a creare un modello su scala globale”, spiega Christian Breyer, professore alla LUT e coordinatore del progetto.

Il modello mostra come la fornitura di energia elettrica possa essere organizzata per coprire la domanda durante tutte le ore dell’anno. Ciò significa, nella pratica, che è possibile individuare il miglior mix di fonti per la produzione, stoccaggio e trasmissione di energia, mantenendo il costo totale dell’elettricità tra i 55 e i 70 euro per megawattora in tutte le nove grandi regioni del mondo.




Leggi la classifica dei 10 paesi al mondo più green che esistono, l'esempio da seguire!



Così voi avere l'energia solare, idroelettrica,i biocombustibili, l'energia eolica e geotermica e ancora vi uccidete l'uno con l'altro per il petrolio?


Quanti pannelli solari servirebbero per alimentare il mondo intero?


Per dare energia a tutto il mondo sarebbe sufficiente ricoprire di pannelli fotovoltaici il 2% del deserto del Sahara (un’area pari al Portogallo): l’irraggiamento solare del Nord Africa è infatti 3 volte superiore alla media europea. Per soddisfare il fabbisogno dell’Europa basterebbe lo 0,3%. Una porzione relativamente piccola, se si considera che nel mondo si consumano ogni anno oltre 20 mila terawattora (un milione di milioni di wattora) di energia elettrica, di cui circa 3.200 in Europa (vedi dati).


http://www.focus.it/scienza/energia/quanti-pannelli-solari-servono-per-dare-energia-a-tutto-il-mondo




referendum passato sulle concessioni alle trivelle

martedì 29 novembre 2016

Vincere significa non arrendersi mai: il peso del singolo



Se si pensa a quanto siamo piccoli, insignificanti rispetto al resto della popolazione nel mondo che a sua volta è un granello di sabbia nell'universo sterminato, ci sentiamo quasi scomparire, svanire.. fanno di tutto per convincerci di questo, che siamo inutili, che il singolo non vale niente, che bisogna seguire la massa, lasciare che altri pensino al nostro posto e prendano le decisioni per noi, così che giorno dopo giorno ci arrendiamo alla loro triste realtà e smettiamo di combattere. Ebbene vi dico che è proprio questo uno dei più grandi errori. Il singolo non conta niente ma conta tutto, questo anche solo per il fatto che crea un precedente, che magari influenzerà la visione del mondo di qualcun'altro e questo qualcun'altro influenzerà la vita di un altro ancora e così via. Ognuno deve fare la sua parte, ognuno è un tassello del puzzle, uniti possiamo rendere possibile l'impossibile. Non è importante quanto possano essere bizzarre, strambe e rivoluzionare le nostre idee, anche Galileo la prima volta che affermò che la terra era tonda venne deriso e preso per pazzo. Continuate per la vostra strada a testa alta. Questo non vuol dire prendere a testate i muri.. ma imparare dai propri sbagli. Questa non è testardaggine ma perseveranza! L'immaginazione è il nostro unico limite, se possiamo immaginarlo possiamo crearlo. Non importa quanto siate in anticipo sul vostro tempo, proprio il tempo vi darà ragione quando sarà maturo. Vincere significa non arrendersi alle asperità della vita, non mollare e rialzarsi ogni volta che si finisce al tappeto.. imparare dalle proprie sconfitte, dai propri errori fa di noi un vincitore.



«Nessuno può colpire duro come fa la vita, perciò andando avanti non è importante come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti. Così sei un vincente!» Sylvester Stallone, Rocky Balboa










giovedì 24 novembre 2016

Da dove cominciare? conosci te stesso..

Finchè non renderai conscio l'inconscio, esso dirigerà la tua vita e tu lo chiamerai destino.


In un mare così vasto di conoscenza da dove cominciare? Tutto comincia da se stessi, più si acquista consapevolezza di se stessi, più si scava a fondo nel proprio inconscio, più si avrà consapevolezza del mondo interno e più la si avrà del mondo esterno. Siamo il riflesso del mondo in cui viviamo, conoscendo il nostro io interiore, il nostro alter-ego, il nostro specchio, vediamo come siamo veramente, senza le maschere che indossiamo quotidianamente, siamo solo noi.. nudi e crudi: i nostri pregi e difetti, i nostri punti forti e i punti deboli, i nostri limiti, le paure, i pregiudizi e i condizionamenti che ci sono stati imposti dalla società durante il corso della nostra vita. Chi siamo? Chi eravamo? Perchè siamo così? Perchè siamo arrivati a questo punto? Sono le domanda giusta da porsi. Bisogna riprendere contatto con la nostra parte più nascosta, troppo spesso tenuta segregata, riappacificarsi con il nostro lato femminile, nel caso in cui siamo uomini e maschile se siamo donne, bisogna scavare nel passato per capire chi eravamo, chi siamo e cercare di capire le cause che ci hanno portato alla situazione attuale, gli episodi della nostra infanzia che ci hanno segnato e soprattutto venire a contatto col nostro "lato oscuro": scandagliare le regione più profonde della nostra mente, i recessi della nostra anima. Per scoprire le nostre paure, i nostri desideri reconditi e quindi venire faccia a faccia col nostro inconscio vengono in aiuto i sogni, la loro interpretazione può essere la svolta che cercavamo. In questo modo possiamo riscoprire quel rapporto con madre natura che è stato alterato, rinnegato dalla società moderna: essa si pone come antagonista della natura invece che considerarla una fida alleata; l'uomo invece che considerarsi una parte del tutto, si sente superiore e vuole dominare la natura. Ed è proprio riappacificandoci con il nostro lato primordiale, animale, naturale, istintivo che le evidenti contraddizioni vengono a galla e scopriamo il marcio che c'è in noi e negli altri, forse imparando a stare bene con noi stessi potremmo stare bene anche con gli altri; comprendendo chi siamo e accettandoci, possiamo trovare la pace e la tranquillità, l'equilibrio che disperatamente andavamo cercando esternamente. Facendo pace con il nostro io interiore, smettendo di combatterlo, accettandoci per ciò che siamo possiamo dare una svolta radicale alla nostra vita e cominciare a cambiare in meglio, e forse, anche a cambiare il nostro "destino" che pensavamo già scritto. La maggioranza si ferma a questo punto, e fugge via in preda al terrore ma è proprio qui che comincia il bello, per chi resta, per chi sopravvive avviene la rinascita.. come una fenice risorgiamo ogni volta dalle nostre ceneri e siamo pronti per spiccare il volo per un nuovo inizio. Quando rinasciamo abbiamo una grande opportunità.. man mano che impariamo a conoscerci potremmo anche imparare a cambiare noi stessi, ad acquisire la capacità di migliorarsi: diventare duttili, malleabili, cominciare a capire cosa cambiare, come vorremmo diventare, come migliorare e quindi mutare, trasformandoci, in una metamorfosi continua. Questo processo va avanti durante tutto l'arco della nostra vita, non si finisce mai di conoscersi, di conoscere e di migliorare, fortunatamente :-) Per cominciare, il nostro suggerimento è, come sempre, provare a fare una passeggiata in mezzo alla natura, a sedersi sotto a un albero, appoggiando la schiena contro il suo tronco possente, ad abbracciarlo anche, vedrete che i pensieri negativi scompariranno e tutto sarà più facile ;-) buona immersione! p.s. un consiglio, state attenti a non perdervi nei meandri della vostra mente, cercate di rimanere con i piedi per terra, è importante rimanere a contatto con la realtà di tutti i giorni.







"La locuzione latina corrispondente a "Conosci te stesso" è "nosce te ipsum". È anche utilizzata in latino la versione "temet nosce". La sentenza è indubbiamente connessa al tempio di Apollo a Delfi. Sul suo significato gli studiosi, anche se con alcune differenze, concordano sul fatto che con questa sentenza Apollo intimasse agli uomini di "riconoscere la propria limitatezza e finitezza". A partire da Pitagora, che spingeva gli uomini a realizzare sé stessi, per arrivare a Immanuel Kant, molti filosofi hanno espresso l'importanza di conoscere se stessi nella propria autocoscienza prima di iniziare a scoprire le verità assolute. E molte altre culture hanno compreso l'importanza di questa affermazione: dalla cultura indiana, con gli Inni vedici, alle altre culture orientali, oltre a quella occidentale. Pensatori come Socrate e Krishnamurti hanno sottolineato perentoriamente l'importanza di una conoscenza diretta e viva del mondo, il che non è possibile senza rendersi conto di come funziona la propria mente, di come essa conosce e riconosce le cose. Capire questo funzionamento significa potersi liberare da pregiudizi e condizionamenti culturali e poter conoscere senza filtri."






"Chi guarda in uno specchio d’acqua, inizialmente vede la propria immagine.

Chi guarda se stesso, rischia di incontrare se stesso.

Lo specchio non lusinga, mostra diligentemente ciò che riflette, cioè quella faccia che non mostriamo mai al mondo perché la nascondiamo dietro il personaggio, la maschera dell’attore. Questa è la prima prova di coraggio nel percorso interiore.

Una prova che basta a spaventare la maggior parte delle persone, perché l’incontro con se stessi appartiene a quelle cose spiacevoli che si evitano fino a quando si può proiettare il negativo sull’ambiente."



(Carl Gustav Jung)







Carl Gustav Jung teorizza che l'inconscio alla nascita contenga delle impostazioni psichiche innate, quasi sicuramente dovuto al tipo di sistema nervoso caratteristico del genere umano, trasmesse in modo ereditario. Tali impostazioni e immagini mentali sono quindi collettive, cioè appartenenti a tutti; Jung chiama questo sistema psichico inconscio collettivo, distinguendolo dall'inconscio personale che deriva direttamente dall'esperienza personale dell'individuo. La formulazione dell'archetipo è più volte ridefinita, precisata, approfondita da Jung. L'inconscio collettivo, per Jung, è costituito sostanzialmente da schemi di base universali, impersonali, innate, ereditarie che lui chiama archetipi. Di questi i più importanti sono: il «Sé» (il risultato del processo di formazione dell'individuo), l'«ombra» (la parte istintiva e irrazionale contenente anche i pensieri repressi dalla coscienza), l'«anima» (la personalità femminile così come l'uomo se la rappresenta nel suo inconscio) e l'«animus» (la controparte maschile dell'anima nella donna). Particolarmente rilevante è l'archetipo femminile che chiama anima o animus (nella sua controparte maschile).



Jung era convinto che ogni archetipo, finchè rimaneva inconscio, s’impossessasse dell’uomo nella sua totalità e lo inducesse a vivere la parte o il ruolo corrispondente. In questa fase, insomma, viene fuori la totalità, e nell’uomo esiste la possibilità di percorrere un processo del genere. Quest’ultima fase mette in luce il problema centrale della psicologia junghiana: l’incontro della coscienza con l’inconscio. Il tema dell’unione degli opposti ricorre in tutta la letteratura alchemica. Notevole importanza riveste il materiale simbolico, materiale che è strettamente connesso con il processo d’individuazione. Tutti i quadri alchemici mostrano l’idea della simmetria, dell’incontro e unione degli opposti. L’immagine dell’uroboros, del serpente che si morde la coda è una di quelle rappresentazioni atte a mostrare l’unione della coscienza con l’inconscio. L’uroboros è il serpente che è capace di morire e rinascere continuamente.

http://www.psicolife.com/index.php?option=com_content&view=article&id=261:la-psicologia-di-cg-jung-e-lalchimia&Itemid=226



Il serpente Ouroboros riprodotto nel 1478 da Theodoros Pelecanos sulla base di un manoscritto perduto di Sinesio (370-413 d.C.)













Il beneficio del dubbio



Che differenza c'è tra un ateo forte e un credente fondamentalista? Sono posizioni apparentemente opposte, contrastanti, che tuttavia hanno un punto in comune, entrambe sono estremiste, portano con sé l'arroganza della certezza assoluta.. invece di conservare, di tenersi a caro il beneficio del dubbio, che è umile. Il dubbio lascia spazio e stimola al ragionamento costruttivo, al dialogo costruttivo, la dialettica socratica; apre la mente a una infinita gamma di prospettive, di possibilità, di punti di vista, non tralasciandone nessuna e, cosa più importante, il dubbio, quindi l'umiltà non pone freni alla crescita personale, anzi ne è la chiave di (s)volta. Similmente che differenza c'è tra un comunista e un fascista? Entrambe hanno in comune il fatto di imporre un ideologia, un modo di pensare , una visione del mondo indiscutibile, entrambe pretendono la cieca obbedienza, non lasciando spazio al ragionamento, soffocano il libero pensiero. Un pò come succede nel mondo militare in cui gli ordini di un superiore non vanno discussi ma eseguiti senza pensare alle conseguenze.. costoro vogliono solo dei burattini, degli schiavi che eseguono gli ordini senza riflettere se sia giusta o sbagliata, delle pedine sacrificabili che eseguono senza pensare con la propria testa.. questo non significa non prendere posizioni, non avere delle idee in merito a delle questioni o non credere in niente ma significa mettersi costantemente in discussione, non dare mai niente per scontato, soprattutto per quelle questioni che non possono essere dimostrate tramite il metodo scientifico o sperimentate sulla propria pelle.



Dubitare è bene, ragionare è meglio..



In origine fu Socrate a investire col proprio dubbio le false certezze di coloro che si ritenevano sapienti. Il dubbio di Socrate tuttavia non era un dubbio scettico e assoluto: pur ritenendosi ignorante, egli "sapeva" di non sapere. Egli cioè sapeva qualcosa in più rispetto agli altri, che invece erano completamente ignoranti. In Socrate, il dubbio si concilia così con la verità, che è la consapevolezza di sé, a partire dalla quale egli riconosceva come falsa e illusoria ogni forma di sapere che non derivi dalla propria interiorità.



"L'uomo deve dubitare: il dubbio è un atteggiamento di ricerca, di esplorazione: la certezza, soprattutto quella ideologica o dogmatica, possono forse renderlo più integrato, e in un certo senso più felice, ma con un costo intellettuale molto elevato, che è quello della sua rinuncia a dubitare, esplorare, e quindi pensare." Piero Angela

mercoledì 23 novembre 2016

La "cosa" più importante: lettera a un figlio che non esiste ancora


Quello che credi che sia vero, è vero?
O solamente credi che sia la verità perchè ti hanno detto che lo era e non hai mai guardato oltre?


Se avessi un figlio, forse, la "cosa" più importante che potrei dirgli è questa: non dare mai niente per scontato, cerca di porti costantemente delle domande, il dubbio è il tuo più fido alleato, di certezza ce n'è solo una al mondo; prova a esaminare ogni questione da tutti i punti di vista, da tutte le angolazioni e di farti una tua idea, giusta o sbagliata che sia, ragiona con la tua testa, sii te stesso, cerca di non farti condizionare, non fossilizzarti mai ma mettiti sempre in discussione, come diceva siddharta gautama (il buddha): cambiare è imparare, impara a cambiare, la sofferenza porta al cambiamento; e soprattutto, diffida di chi ti dice di avere tutte le risposte belle pronte, chiunque esso sia, anche il sottoscritto. Cerca di non perdere mai la curiosità, la spensieratezza del fanciullo. Cerca di unire i puntini.. di fare più collegamenti che puoi, di trovare i punti di contatto anche e soprattutto tra discipline diverse. Allena mente e corpo costantemente ("mens sana in corpore sano"). Penso sia di fondamentale importanza cercare e perseguire l'equilibrio che è nascosto in ogni "cosa". Il piacere della scoperta, il gusto che si trova nel conoscere qualcosa è unico! coltivalo se vuoi.. Fai le cose gradualmente, mettici anima e corpo, con costanza, metodo e autodisciplina puoi fare qualsiasi cosa, e più di tutto con la forza di volontà, l'immaginazione è l'unico limite, la nostra mente lo è. Cerca di andare sempre al nocciolo di un problema, di una questione ma esaminala anche nella sua interezza, la veritá ha molte sfaccettature, prospettive, molti punti di vista.. la verità, forse sempre o forse no, si trova nel mezzo.. prova a fare una media di tutte le prospettive, quando sentirai nel più profondo quale é quella più giusta per te, la più probabile? inseguila e non lasciartela sfuggire. Sii avido solo di conoscenza, di veritá, il vero filosofo, come dice Socrate, è quello che cerca la verità mediante il dialogo costruttivo: la dialettica. Fregatene del giudizio del prossimo, in tanti proveranno a demoralizzarti, a farti arrendere, non lasciarglielo fare! fai quello che ti dice la coscienza, che in fondo al cuore senti più giusto. Ultimo ma non meno importante.. Impara ad ascoltare, il silenzio è prezioso. Ma in fondo la vita è la tua, fanne quello che vuoi, questi sono solamente dei consigli, solo cerca di non sprecarla.. io ti vorrò un bene dell'anima comunque sarai, una cosa però falla: fà che ne valga la gioia :-D. Vorrei dirti tante altre cose ma non vorrei toglierti il piacere della scoperta.. non me lo permetterei mai :-) fortunatamente di imparare non si finisce mai! Quasi dimenticavo, un ultima cosa, cerca di non perdere il contatto con la realtà, con tutto ciò che hai di più caro.



Maestri di se stessi, allievi di tutti


"La vita è simile ad una panegiria: come infatti alcuni partecipano a questa per lottare, altri per commerciare, altri ancora – e sono i migliori – per assistervi, così nella vita alcuni nascono schiavi della gloria e cacciatori di guadagno, altri filosofi avidi della verità. (8,8)“ Pitagora

http://le-citazioni.it/autori/pitagora/?q=206909
















"Repetita Juvant"
"Mens sana in corpore sano"
"Carpe diem"
"Per aspera ad astra"

martedì 15 novembre 2016

Divide et impera: l'unione fa la forza




Siamo divisi, questo é innegabile. Le persone si scannano tra di loro per ogni non nulla, anche per questioni futili e insignificanti. La gente è divisa dalla fede religiosa, da quella politica, addirittura da quella calcistica.. la gente é divisa dalla razza, dalla nazionalità, addirittura dalla città di provenienza.. per non parlare poi della classe sociale, dello status sociale, dalla casta. C'è chi si scanna poi perché ha idee, opinioni, addirittura gusti diversi, non capendo che facciamo tutti parte della stessa famiglia, che siamo tutti terrestri, abitanti della terra! Non capendo che proprio queste divisioni sono la causa, l'origine di tutti i nostri problemi, non capendo che proprio grazie a questo chi detiene potere e ricchezza ci tiene in pugno. Ci sottomettono e ci impongono la loro volontà, loro sono la minoranza , noi siamo la maggioranza. Cosa succederebbe se tutti quanti fossimo d'accordo almeno su una cosa? una singola.. che il mondo va nel verso sbagliato, che uniti possiamo creare un mondo più equo, più giusto, più solidale e che basterebbe dire: qui nessuno fa più niente finché non cambiano le cose! Semplice e Pacifico. Non c'è nessun bisogno della violenza, la violenza genera solo altra violenza: la non violenza è l'unica via possibile per la pace, come diceva Gandhi. Basterebbe un tam tam su internet, un passaparola e in un attimo potremmo porre fine a tutto questo scempio. Purtroppo ognuno di noi pensa sempre al suo orticello, ci hanno abituati a essere menefreghisti, a anteporre il bene personale a quello comune. Ci hanno condizionato a livello globale grazie ai media di regime dicendoci che bisogna essere competitivi fin dalla nascità, arrivisti, omologarsi alle loro idee, ai loro valori, alla loro versione della verità, senza ragionare con la propria testa; ci vogliono separati perchè siamo più controllabili, ricattabili. E per stroncare ogni cambiamento sul nascere, ci tengono separati e alimentano le nostre divisioni. Ciò di cui abbiamo bisogno più di ogni altra cosa é di una rivoluzione si.. ma nelle coscienze. Quando capiremo una buona volta che un danno a una sola persona è un danno per tutta la collettività, riusciremo a fare il salto di qualità che l'umanità si merita, un mondo migliore non é solo possibile ma é già alla nostra portata.









«Dīvĭdĕ et īmpĕrā (pronunciato ['divide et 'impera], letteralmente «dividi e comanda») è una locuzione latina tornata oggi in uso, secondo cui il migliore espediente di una tirannide o di un'autorità qualsiasi per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie.»







"L’unione fa la forza significa : In molti, e concordi, si può quel che non si potrebbe da soli e divisi."


Secondo questo proverbio, quando più persone sono unite verso un obiettivo comune è più facile ottenerlo. Ed è naturale che sia così: la forza è data dalla somma delle caratteristiche e dei talenti dei componenti del team. Chi pratica giochi di squadra sa bene quanto ogni ruolo sia necessario e fondamentale. Lo stesso accade nel regno animale, dove la competizione da sola fallisce, la cooperazione trionfa, certe specie si sono evolute proprio in funzione di essa per sopravvivere, basti pensare alle formiche o alle api o anche ai pinguini che per sfuggire alle orche, i  loro predatori naturali, si gettano in mare tutti insieme,o alle meduse che muovendosi all'unisono sembrano un animale più grande o alle farfalle che si ammassano una sopra all'altra durante il letargo per scaldarsi a vicenda. Si riuniscono per cercare cibo, per migrare e per difendersi dai predatori. Non solo cooperano tra di loro ma entrano in armonia con la natura stessa,come l'ape che prende il nutrimento da un fiore e in cambia lo impollina. Uno scambio equo che giova a entrambe le parti, avremmo molto da imparare dal regno animale!


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